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August 29, 2022
La prima cosa che troviamo in bagno è il porta carta igienica sporco: due macchie marroni che lasciavano poco spazio all’immaginazione. Puliamo in autonomia, perchè ci fa schifo l’idea di aspettare il servizio dell’indomani mattina.
Le condizioni igieniche del resto della stanza non erano comunque migliori: cassetti sporchissimi in cui è impossibile pensare di mettere la biancheria, polvere ovunque e piatto doccia sporco. Abbiamo avvisato tramite messaggio whatsapp (nella struttura non c’è mai personale, vi viene dato un codice con cui entrare): spieghiamo che, essendo presente in stanza una persona allergica alla polvere, avremmo bisogno di una stanza più pulita. Il personale del b&b si scusa e dice che rimedierà. Chiaramente, gli stessi punti impolverati e sporchi ce li siamo trovati per tutto il resto della vacanza. La prima notte ho sporcato il lenzuolo di sangue per via di una piccola ferita, una macchiolina piccola ma ben visibile (dato il lenzuolo bianco). La stessa cosa accade sul copriletto, sporcato però da un po’ di trucco. Il tutto ci è stato cambiato solo il sesto giorno (su 8 notti). Il bagno è sicuramente molto piccolo, niente di cui non fossimo consapevoli. Le foto a riguardo sono realistiche e si capisce bene che la doccia si trova all’esterno del bagno, di fronte al letto (quindi a vista), così come il lavandino, sull’altro lato. L’unica cosa che non ci aspettavamo era di trovare un lavandino così piccolo e incrostato.
All’interno del bagno c’è un piccolo cestino, l’unico di tutta la stanza. Ci è dispiaciuto dover lasciare ogni sera bottiglie e altro accanto, ma non c’era altro spazio effettivo in cui poter buttare i rifiuti.
L’hotel è nel centro del paese, sopra a un ristorante molto frequentato: i rumori terminano tardissimo la sera e incominciano presto al mattino.
Il mattino vi accoglie nel salottino una ragazza gentile che vi serve la colazione. C’è un unico tavolo apparecchiato per chi alloggia nel b&b.
Il problema è stato che per un’intera settimana abbiamo trovato sempre le stesse cose: due mini brioches (una normale, una al cioccolato), due muffiin (uno normale, uno al cioccolato), un barattolino di marmellata (sempre alle fragole, tranne l’ultimo giorno all’albicocca), uno di miele e uno di nutella. Erano presenti anche due pacchettini di fette biscottate, qualche dattero e due sacchetti con dentro dei cereali.
Per quanto i prodotti non fossero cattivi, si sentiva che erano preconfezionati, e di sicuro il fatto di non avere mai un minimo di varietà tra un giorno e l’altro ha reso la colazione sempre molto monotona e ripetitiva (un po’ di varietà in più sarebbe stata sicuramente in grado di far notare meno la mancanza di qualità…). Un mattino abbiamo sfruttato l’opportunità della colazione salata, di cui è allegata la foto.
La ragazza serviva le bevande, ogni volta che si desiderava quindi qualcosa di più (un altro bicchiere d’acqua, un altro di succo…) bisognava disturbarla.
Il quarto giorno succede una cos
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